Il nuovo iPhone 4S ha deluso?

In molti considerano l’iPhone 4S un vero buco nell’acqua, soprattutto perché si aspettavano un nuovo iPhone 5. Ma il mercato e i primi dati sulle prenotazioni e sulle vendite (ha fatto registrare subito il tutto esaurito a Londra) sembrano smentire gli scettici (anche se a mio parere i dati sembrano un po’ spropositati). Rimane la realtà dei fatti: un conseguente aumento record del valore delle azioni dell’azienda di Cupertino e la crescita di iOS.

Il paradosso è che l’iPhone 4S ha lo stesso hardware dell’iPad 2, sebbene, considerando i tempi di progetto e realizzazione, sia stato realizzato quasi un anno dopo, in controtendenza, dunque con l’affannosa e repentina evoluzione dell’hardware a cui quasi tutti i colossi dell’IT ci hanno abituato negli ultimi tempi.

L’iPhone 4S non ha deluso le attese, almeno al day one, facendo registrare numeri di vendita molto, ma molto interessanti. Dai primi benchmark, oltre che dalle prime recensioni hands-on, le prestazioni del nuovo melafonino sembrano essere davvero migliorate rispetto al suo predecessore e pare, dunque, che le promesse di un processore 2 volte più veloce, e di una grafica 7 volte più performante, fatte da Apple il giorno della presentazione del terminale, siano state ampiamente rispettate.

La considerazione che ci accingiamo ad esporre, comunque, risulta essere piuttosto critica nei confronti delle scelte hardware effettuate da Apple, e vi spieghiamo anche il perché. Se consideriamo, infatti, che l’iPad 2 è stato presentato il 2 marzo 2011 (e quindi ideato e progettato almeno sei mesi prima), mentre l’iPhone 4S è stato presentato il 4 ottobre 2011, possiamo affermare che Apple ha praticamente bloccato, per almeno un anno, la sua evoluzione hardware, senza apportare cambiamenti sostanziali.

L’iPhone 4S, infatti, monta lo stesso processore ARM A5 dual-core in dotazione all’iPad 2 (e “soli” 512 Mb di RAM, come iPhone 4), addirittura in versione underclockata a 800 Mhz (rispetto ad 1 Ghz dell’iPad 2) per evitare l’eccessivo consumo in potenza che porterebbe ad un eccessivo degrado delle prestazioni di autonomia della batteria. Dopo un anno, dunque, nulla è cambiato. E’ comunque un passo in avanti rispetto al “vecchio” processore A4 (in dotazione all’iPhone 4), ma non rappresenta una grande innovazione. Mentre la tecnologia informatica ci ha abituato, negli ultimi anni, ad una corsa forsennata verso l’aumento delle frequenze di clock dei processori, limitate, ad un certo punto, da fattori fisici che hanno costretto i progettisti a concentrarsi sul parallelismo, piuttosto che sul down-scaling dei componenti, Apple sembra andare totalmente controtendenza, rallentando il suo progresso.

I motivi di queste decisioni, comunque, appaiono, da un certo punto di vista, comprensibili: il colosso di Cupertino, ha preferito, sicuramente, concentrarsi sull’ottimizzazione software dei suoi prodotti, piuttosto che sull’evoluzione hardware, considerando anche il fatto che la configurazione fisica dei terminali iOS riesce a soddisfare appieno tutte le esigenze degli utenti, senza far emergere, dunque, la necessità di un upgrade urgente. Se da un lato, dunque, la concorrenza sta provando a battere Apple sul piano della potenza hardware, migliorando la dotazione dei dispositivi con processori ad elevata frequenza operativa, a Cupertino preferiscono rispondere col miglioramento dell’ottimizzazione software, che ci pare essere l’unico valido motivo che possa giustificare lo stallo (almeno apparente) di ben un anno nello sviluppo di componenti hardware.

Oggettivamente bisogna menzionare che qualche novità comunque c’è anche in questo nuovo modello (ad esempio: iPhone 4S e il protocollo Bluetooth 4.0) e che già con il processore A4 non vi erano grossi problemi di prestazioni (il secondo core dell’A5 difficilmentesarà sotto pressione, considerando che il display è pure più piccolo di quello dell’iPad). Rimane poi la risposta del mercato che ha dato ragione ad Apple: il boom di vendite con 4 milioni di dispositivi nel solo week end.

Tratto da: iPhone 4S vs iPad 2: stesso hardware, un anno dopo

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Posted on Novembre 6, 2011 at 8:45 am by amauro · Permalink
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