I tablet rappresentano davvero il futuro?
Il titolo provocatorio è per provare ad ignorare tutti i proclami sul futuro dell’End User Computing sempre più orientato verso dispositivi di accesso diversi dai tradizionali PC.
Addirittura ho visto da molti parti annunciata la fine dei sistemi operativi Windows, inteso come la fine dei tradizionali sistemi operativi per sistemi client.
In tutto questo gli smartphone e soprattutto i tablet stanno giocando un ruolo da protagonisti. Ma se è vero (o almeno è condivisibile) che i tablet stanno soppiantando i netbook, è altrettanto vero che soppianteranno i notebook e i PC in generale?
Sembra che ci si dimentichi dei ricorsi storici: quando erano usciti i netbook tutti davano per spacciati i normali portatili, come pure (verso la fine del secolo scorso) molti davano per spacciati i computer perché sarebbero stati sostituiti nei Network Computer (all’epoca il motto era “la rete è il computer”… curioso quanta analogia via sia con il cloud computing di oggi… ma questo merita un approfondimento a parte).
La storia ha dimostrato tutt’altro nel corso di questi anni: i PC sono ancora preponderanti, nonostante l’innegabile successo dei tablet (che però vanno ad affiancare gli altri dispositivi, non a sostituirli in modo permanente).
Personalmente, al momento, vedo improbabile la “morte” dei PC a favore dei tablet per diverse ragioni:
- Compatibilità delle applicazioni: alcune applicazioni dei PC sono ancora vincolate ai PC o almeno all’architettura dello stesso. Chiaro che ne tempo potranno essere soppiantante da nuove applicazioni o da soluzioni di remotizzazione, virtualizzazione, emulazione, …
- Interazione con le applicazioni: usare un’applicazione legacy (pensata per PC) su un tablet può essere uno strazio. Basti pensare ad un semplice Word Processor o a PowerPoint… senza mouse e tastiera la produttività è alquanto limitata. Non a caso si stanno diffondendo accessori per tablet quali tastiere portatili (sul mouse è già più un problema)… ma a quel punto non si va ad aggiugere sempre più peso e ingombro al dispositivo?
- Sicurezza nell’autenticazione: purtroppo i tablet hanno ereditato la sicurezza degli smartphone… tipicamente un banale PIN di autenticazione. Decisamente troppo debole (benché vi siano soluzioni più raffinate). Non sarebbe meglio un lettore di impronta biometrica, un riconoscimento facciale o meglio ancora un token di autenticazione? In fondo il problema riguarda anche gli smartphone… vogliamo trasformarli in strumenti di pagamento, ma poi non ne curiamo in modo adeguato la sicurezza?
- Sicurezza dei dati: nei tablet tutte le applicazioni girano in sandbox, ma i dati? Spesso sono persino trasmessi in rete (tramite i vari servizi di cloud) e non sempre è chiaro che quali livelli di sicurezza e protezione dei dati… Pericoloso abbinato al punto precedente.
- Multi-utenza: i tablet mancano completamente di una gestione di multi-utenza (per assurdo, in questo sono simili al DOS o ai primi Windows), può non servire a tutti, ma ritengo che abbia una sua utilità anche in ottica di sicurezza.
- Potenza di calcolo: riguarderà una minoranza e con i servizi in cloud può diventare sempre meno importante. Inoltre la capacità di calcolo dei processori per tablet (soprattutto della parte GPU) sta via via crescendo sempre più. Ma al momento per certe attività un PC è mandatatorio.
- Autonomia: un tablet, secondo me, ha senso solo se può durare agevolmente tutta la giornata senza alimentazione. Se così si può dire (con un uso normale) per l’iPad, lo stesso non è detto per altri modelli e alcuni nuovi modelli che dichiarano durate di appena 6 ore.
Molti di questi punti sono risolvibili, magari non a breve. E’ curioso però notare che alcuni vendor stanno rivendendo la loro strategia riguardo ai tablet: HP al momento ha abbandonato il mercato e Dell sta puntando (per quanto riguarda i tablet) tutto sulla soluzione Windows. Paradossamente i tablet con Windows 8 potrebbero essere un grosso flop o un grosso successo: Windows già ora risolve alcuni per punti descritti (ma per contro introduce una serie di altri punti da discutere e/o verificare).
Questo post è stato visto 5921 volte!
on 03/04/2012 at 10:22 am
Permalink
Interessante post in inglese:
Here Come Tablets. Here Come Problems.
http://online.wsj.com/article/SB10001424052970203986604577253162552946038.html?mod=e2tw