Console portatili

Nintendo ha commercializzato 146.42 milioni di console DS a livello mondiale (nelle varie versioni: originale, Lite, Dsi e Dsi XL; fonte: Nintendo, marzo 2011). La scorsa settimana, Apple ha annunciato la commercializzazione del duecentomilionesimo dispositivo iOS (nelle varie versioni: iPod Touch, iPhone, iPad; fonte: Apple, giugno 2011). Google ha attivato oltre 100 milioni di smartphone Android: è stata l’azienda di Page e Brin a comunicarlo, lo scorso maggio, nel corso dell’annuale conferenza Google I/O di San Francisco.

Nintendo ha impiegato sette anni per vendere 146 milioni di console DS. Il primo modello, infatti, è stato introdotto nel 2004. Apple ha impiegato 4 anni per commercializzare 200 milioni di dispositivi iOS. Google 2.5 anni. La ripartizione su base annuale vede: Nintendo => 25 milioni di unità all’anno vs. Apple => 50 milioni/anno vs. Google => 40 milioni/anno.

Lo scorso marzo, Nintendo ha introdotto una nuova console portatile, 3DS. Rispetto alle versioni precedenti, il 3DS è in grado di visualizzare immagini in tre dimensioni. Dopo l’entusiasmo iniziale degli early adopters, le vendite della console sono entrate in stallo e la stessa Nintendo ha ammesso che si aspettava risultati migliori. Le azioni della Nintendo hanno fatto registrare un preoccupante calo, anche all’indomani dell’annuncio del prossimo lancio di una nuova console da casa, Wii U. Stacco.

Le feature di PS Vita, d’altronde, sono notevoli se paragonate a quelle della console portatile di Nintendo. Dispone, infatti, di CPU e GPU quad core, oltre che di 512 MB di RAM, quantitativo superiore a quello della stessa PlayStation 3. 321.400 unità di PlayStation Vita vendute in due giorni, contro le 371 mila unità di 3DS che era riuscita a vendere Nintendo nello stesso intervallo di tempo in occasione del lancio della console portatile con 3D stereoscopico. Un gap di 50 mila unità che però potrà essere facilmente colmato se si considera che 3DS non riuscì a ripetere i numeri del lancio, portando addirittura Nintendo a un’affrettata riduzione del prezzo di un terzo. I dati sono forniti da Enterbrain.

Nel 2009 Nintendo poteva vantare il 70% del mercato dei giochi per dispositivi portatili, mentre iOS e Android insieme avevano solamente il 19% e Sony PSP l’11%. Uno scenario che oggi è completamente differente, con un calo del 36% delle vendite nel caso di DS e del 6% nel caso di PSP. iOS e Android, invece, si ritrovano con una quota di mercato più grande del 58%. I giocatori quindi si stanno spostando sugli smartphone, soprattutto grazie alla competitiva offerta dei giochi freemium, distribuiti gratuitamente o a prezzi estremamente contenuti.

Secondo Mike Capps, Presidente di Epic Games, in futuro le console potrebbero venire superate dai sistemi portatili. Del resto la futura Wii-U è di fatto anche una console portatile (ma non portatile fuori dalle mura domestiche)

Come fornitore middleware e programmatore di videogiochi è ovvio che sarebbe bello per noi avere tutte le piattaforme simili tra di loro, renderebbe il lavoro più facile con giusto qualche piccola funzione esclusiva di cui potremmo fare uso. Non direi mai che Wii U sia arrivata tardi sul mercato, anzi, semmai è arrivata troppo presto.” Inizia Capps, “Loro stanno puntando oltre la corrente generazione di console – non stanno solo giocando alla cavallina. Potremmo immaginarci tra qualche anno un futuro dove le console giocheranno alla cavallina superandosi in potenza e intanto da un’altra parte avremo il sistema di Wii U, in cui sarà difficile trasportare elementi con le altre piattaforme. Ma la sfida più grande per noi resta il comparto portatile.

Per leggere il resto dell’intervista vedere questo post.

Sul futuro invece delle console portali vedere invece questo post: Le console portatili hanno un futuro?

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Posted on Febbraio 8, 2012 at 10:18 am by amauro · Permalink
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