Outlook si continua a chiudere
Dopo le prime versioni di Outlook di (oramai) tanti anni che non brillavano certo per stabilità, il prodotto si è stabilizzato a patto di usare PST (se usati) di dimensione umana (una volta la regola era di non più di 2 GB, ma oggettivamente dipende molto dalla versione di Outlook e dall’affidabilità e prestazioni dello storage).
Però può capitare che il prodotto perda completamente di stabilità e continui a crashare con un generico evento 1000 nell’event viewer (o persino senza alcun evento!).
Una ragione protrebbe essere legata ai vari add-on che possono essere in parte disattivati e gestiti dalle opzioni di Outlook:
Da qua è possibile anche disattivare i componenti COM integrati che magari non si utilizzano (ad esempio l’integrazione con SharePoint).
Però non è detto che il problema di stabilità si risolva.
Un’altra possibile causa è legata alla corruzione dei file PST, in questo caso l’unica strada è utilizzare un’apposita utility chiamata Microsoft Outlook Inbox Repair Tool ed installata di default in una sottodirectory della cartella programmi. Il file si chiama Scanpst.exe
Una volta lanciato chiederà il percorso del file PST da analizzare (da pannello di controllo si può verificare il nome del file e il suo percorso).
Nel caso siano individuati alcuni possibili errori, propone di sistemarli e crea un file .bak che rappresenta la versione originale del file PST.
Ovviamente il lavoro deve essere fatto con Outlook chiuso, ma il programma segnala correttamente se Outlook è in esecuzione (magari si è chiuso ma è rimasto ancora in background).
Questo post è stato visto 3006 volte!
on 02/03/2017 at 4:32 pm
Permalink
La faccenda dei .pst è veramente seccante. Resta un ottimo prodotto di mailing che per molte cose non è ancora sostituibile da altri sistemi (Gmail incluso).
on 04/03/2017 at 3:07 pm
Permalink
I PST sono stranamente “fragili”, purtroppo senza Exchange sono l’unico modo per usare il prodotto.